giovedì 26 giugno 2008

W LA FRANCE!

In Francia la salute è un diritto e, come tale, vince contro la logica dell'incenerimento a tutti costi.
Non si puo' dire altrettanto in Italia, dove i falsi esperti tranquillizzano la popolazione sui rischi, che invece ci sono ed evidenti, ed i politici autorizzano a costruire senza scrupoli, incuranti delle proteste di chi li ha votati e li paga profumatamente.


Ringraziamo gli Amici di Beppe Grillo di Roma che ci hanno fornito la traduzione del seguente comunicato stampa.

Vittoria della salute in Francia contro l'incenerimento.

La mobilitazione di un collettivo di 531 medici e associazioni ambientaliste ha permesso, per la prima volta in Francia, di far fallire il progetto per la costruzione di un inceneritore di rifiuti.
Dopo aver organizzato una 'grenelle' locale dell'incenerimento il il 26 marzo 2008, il prefetto della regione Auvergne lo scorso 18 giugno ha annunciato che rifiutava di concedere l'autorizzazione per la costruzione di un inceneritore di rifiuti a Clermont Ferrand.
Nel marzo 2008 un documento dell'istituto nazionale di sorveglianza sanitaria (InVS) ha sottolineato un considerevole incremento del rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro (linfomi, mielomi, sarcomi del tessuto molle, tumori della mammella) per le persone residenti nei pressi di impianti di incenerimento.
L'InVS ha specificato che questa indagine non permette di incriminare una particolare sostanza inquinante, in quanto le norme per gli inceneritori relative alla diossina non garantiscono la riduzione del rischio, essendo i filtri per la diossina inefficaci per numerose altre sostanze CMR (cancerogene, mutagene, tossiche per l'apparato riproduttivo) che si producono nel corso della combustione dei rifiuti domestici.
I portavoce del collettivo dei 531 medici che si oppongono a questo impianto, dottori Calut, Chiapponi, Laffont e Lavignon, terranno una conferenza stampa il 27 giugno con la presenza del professor Dominique Belpomme, cancerologo all'ospedale europeo George Pompidou e presidente dell'associazione per ricerca sul cancro 'Therapeutic Research Anti Cancerous' (ARTAC).
Questo il programma dell'incontro:
  • il rischio del cancro per la popolazione che vive accanto ai 130 inceneritori per i rifiuti operanti in Francia.
  • la strategia della prevenzione e le precauzioni che i medici e altri professionisti della salute, in stretto contatto con la popolazione, intendono mettere in atto a livello nazionale per evitare gli effetti dannosi alla salute provocati dagli inceneritori: meglio prevenire che curare.

Contatto stampa:
dott. Jean Michel Calut
Vice presidente del Coordination National Medical Health Environment (CNMSE) famillecalut@wanadoo.fr
Dott. Alain Laffont, Portavoce del collettivo dei 531 medici contrari all'inceneritore di Clermont-Ferrand

Per chi volesse partecipare in Francia:
venerdi 27 giugno 2008 alle14.30
presso il Centro Jean Richepin, stanza n.2 in Clermont-Ferrand(via Jean richepin, di fronte alla scuola superiore Sidoine Apollinaire)

mercoledì 25 giugno 2008

Cordoglio per Ivan Ciffari

Comunicato Stampa NO-COKE Lazio


Cordoglio per la morte di Ivan Ciffari, operaio del cantiere di Torrevaldiga Nord



Martedì 24 giugno 2008, trova la morte Ivan Ciffari, giovane operaio, il secondo, nel cantiere della riconversione a carbone della centrale Torrevaldaliga Nord - enel.
Un'altra vittima delle speculazioni irrispettose delle persone, delle comunità. Per i signori del profitto si tratta senz'altro di morti accettabili, quantitativamente preventivate, sin dall'inizio.


Ma per noi non è lo stesso, questo è stato sempre chiaro. Verrà il momento delle valutazioni e delle riflessioni che questo gravissimo avvenimento ci costringe a fare.


"La tragica morte di Ivan."
Eventi di questo tipo impongono che si ascolti in silenzio quello che la vita ha da insegnarci. Se parole devono essere spese, debbono dimostrare di essere utili per migliorare la nostra condizione.

In primo luogo, e sopra ogni altra cosa, esprimiamo tutto il nostro grande, profondo cordoglio, viva partecipazione al dolore della famiglia e dei cari di Ivan, uno di noi. 24 anni di vita, di mestiere operaio, uomo come noi, la vita stroncata come sappiamo.

In questo momento di raccoglimento, e rabbia, dobbiamo fare i conti con i pericoli che su tutti noi incombono.

Decenni di vuote chiacchiere in favore della sicurezza sul lavoro, mentre nei cantieri l'unico valore è: il profitto dei padroni. Da questo assunto loro non retrocedono, salvo riempirsi la bocca di falsità in occasione di simili eventi luttuosi. Ma alla prova dei fatti, sembra che non faccia poi tanto scandalo la morte in cantiere, per i signori della speculazione: l'uomo, vivo o morto, è solo ridotto a un numero. Un valore meramente quantitativo che entra in un bilancio, previsto sin dall'inizio.
Per noi questi numeri restano cifre di un pensiero inaccettabile, disumano e disumanizzante. Da combattere.

Intanto, in noi, si fa strada una consapevolezza tanto amara da non poter essere digerita: daremmo qualsiasi cosa per poter sperare che altre morti legate a TVN siano evitabili. Ma è una sperenza vana.
Sulla nostra testa pende un destino ineluttabile, che non è quello della morte naturale. E' quello della morte, della sofferenza per le patologie legate all'inquinamento, riguardo al quale il nostro territorio non teme confronti. Altre morti verranno entro pochi anni, grazie al carbone di TVN.
E' scienza, è statistica, di nuovo: numeri per descrivere le patologie e le morti che l'inquinamento da carbone ci regalerà. Tanto è vero che sulle carte sono già quantificate anche in termini di risarcimenti economici.
Tanto per rinfrescare la memoria a tutti, le stime di externe.info (EU) parlano di centinaia di milioni di euro per le spese mediche nei 25 anni di esercizio della centrale a carbone. Del resto, come si motivano i milioni che enel scucirà all'amministrazione Moscherini e alle altre?
Semplice: si pretende di aver comprato la nostra salute.
Come accade per tutte le lotterie, quella di morte di TVN non ci dice in anticipo chi sarà sorteggiato. Ci dà invece la certezza che tanti e tanti di noi e dei nostri figli dovranno soffrire e morire per le conseguenze dell'inquinamento da carbone: tutti parteciperemo all'estrazione.

Queste morti resteranno dolore privato delle famiglie colpite, perché giornali e necrologi pubblici non parlano dei morti per l'inquinamento, delle stragi lente. Porto, le vecchie centrali ad olio combustibile, TVS, Montalto di Castro, cementifici, etc: abbiamo già dato. E invece, su tutto questo si va ad aggiungere il carbone, col suo carico insostenibile.

Se non saremo tutti noi a gridare che vogliamo sì lavoro, ma pulito e non al prezzo della vita o della salute, rischiamo di conoscere da vicino il cordoglio che oggi colpisce terribilmente i cari di Ivan. La causa sembra diversa, ma in realtà è sempre la stessa: il profitto dei potenti. Ivan siamo noi.

Se ci uniamo per fermare il carbone possiamo lasciarci alle spalle rischi tragici che non vogliamo. Ricordiamo che la nostra vita non è di destra, né di sinistra o di centro: questo dolore e queste preoccupazioni ci riguardano tutti.


Comitato dei cittadini liberi- nocoke Alto Lazio



martedì 24 giugno 2008

Energia e Nucleare: il parere di Stefano Montanari



Il parere di Stefano Montanari sulla scelta del Governo Berlusconi di tornare al Nucleare.

sabato 21 giugno 2008

Comunicato Stampa


FERNANDO ROSSI E MONIA BENINI INCONTRANO I CITTADINI








Roma 24 Giugno
Presso “Sotto casa di Andrea”
Via dei Reti, 25 – San Lorenzo, Zona Universitaria
Ore 20:30 – 23:00

L’ ex-senatore Fernando Rossi e la presidente Monia Benini, della lista civica nazionale Per il Bene Comune, saranno martedì 24 Giugno a Roma presso l’associazione culturale “Sotto casa di Andrea”, a partire dalle ore 20:30.

Organizzato dal gruppo regionale PBC Lazio, l’incontro vuole informare i cittadini sulle problematiche ambientali, sociali e del diritto alla salute legate agli inceneritori e al trattamento dei rifiuti, nonchè spiegare e discutere le iniziative di programma in merito alle questioni economiche.



Al termine dell’incontro è previsto un buffet.

Ufficio Stampa PBC Roma-Lazio
email: roma.pbc@gmail.com

News del 20 Giugno

PBC Lazio e il "Coordinamento contro l'inceneritore di Albano Laziale" hanno manifestato in mattinata davanti alla Regione Lazio, per chiedere il blocco della costruzione dell'inceneritore.

Odeon TV e Teleroma56 hanno ripreso l'evento, poi trasmesso nel tg serale, ed intervistato la nostra rappresentanza. Una delegazione del comitato dei cittadini è entrata alla Regione per parlare con l'assessore Di Carlo, che ha da poco la delega ai rifiuti.
Di Carlo ha detto che l'inceneritore si farà, nonostante le opposizioni, e si realizzerà proprio ad Albano perchè in quella sede è possibile avere i contributi CIP6.
I manifestanti però sono determinati ad andare fino in fondo, tanto da voler organizzare un presidio per impedire i lavori di costruzione.

Il comitato NO COKE è in forte disaccordo con il sindaco di Tarquinia sulla centrale a carbone. L'amministrazione del comune di Tarquinia pare sensibile solo ai possibili contributi, circa 14 Ml di €, che arriverebbero per le zone dove sorgono tali strutture e non alla salute dei cittadini e del territorio . Approfondimenti su Maremmaoggi.it.

giovedì 19 giugno 2008

Comunicato Stampa

Inceneritore ad Albano? No, Grazie

PBC Lazio è solidale alle iniziative del prossimo 20 e 24 Giugno organizzate dal "Coordinamento contro l'inceneritore di Albano Laziale".

Nonostante l'opposizione dei cittadini di tutta la zona dei Castelli Romani, il voto contrario e unanime del Consiglio Comunale di Albano e di due valutazioni di Impatto Ambientale negative, il presidente della Regione Marrazzo esordisce: «Per ora ho deciso per il quarto impianto ad Albano, che è la risposta che si aspettavano i cittadini».

Una nostra rappresentanza sarà presente nelle due giornate di:

VENERDI' 20 GIUGNO ore 10.30,
presso la giunta regionale
via Rosa Garibaldi (Garbatella)

MARTEDì 24 GIUGNO ore 14.30,
presso il consiglio regionale
via la Pisana

lunedì 16 giugno 2008

Energia, Nucleare e liberi pensieri

L'Italia tornerà al nucleare. Questa è l'ultima novità in tema di energia, proposta del Ministro Scajola accolta tra gli applausi di Confindustria lo scorso 22 maggio. Ma non è di questo che vogliamo parlare, sull'argomento, infatti, promettiamo di tornarci nei prossimi giorni .

Quello che vogliamo fare è portare all'attenzione di tutti un interessante articolo, pubblicato sul quotidiano "sanremonews.it", dal titolo: "Esempio ecologico di Scajola: fotovoltaico ed ora eolico".

A questo punto la domanda sorge spontanea. Se l'energia solare e/o quella eolica può essere utilizzata nell'abitazione del Ministro, perchè mai non estenderla a tutte le case dei cittadini italiani?
Perché, quindi, tornare a parlare di nucleare quando nel 1987 (il ventennale si è festeggiato lo scorso anno), venti milioni di italiani, con un referendum si sono espressi in maniera netta sulla questione?
Ma soprattutto, perché non investire quell'immensa mole di denaro per incentivare le energie rinnovabili (le uniche vere Energie Pulite) con progetti virtuosi, praticabili (come insegna l'esperienza del Ministro Scajola) e soprattutto eco-sostenibili?


Insomma... Perchè?

venerdì 13 giugno 2008

Il Carbone di Civitavecchia a Strasburgo

Il carbone di Civitavecchia finisce a Strasburgo: domenica mattina incontro dei Cittadini con il Vicepresidente della Commissione Clima del Parlamento Europeo.

Domenica 15 giugno alle ore 10.30 a Tarquinia, presso la Centrale Ortofrutticola, i cittadini più attivi in rappresentanza dei comuni del comprensorio inquinato, che si battono per fermare la costruzione, l'accensione e il funzionamento della centrale a carbone di Civitavecchia, incontreranno Roberto Musacchio, Vicepresidente della Commissione Clima del Parlamento Europeo, componente della Commissione Ambiente e membro del gruppo parlamentare della Sinistra Europea. L'incontro servirà a valutare insieme le iniziative da attivare, a Strasburgo, per difendere la salute e l'economia di questo territorio dalla centrale di TVN, dalla menzogna del carbone pulito e dalla sistematica disinformazione in atto, coinvolgendo nell'azione anche gli eurodeputati degli altri paesi comunitari, dei vari schieramenti politici, per avvicinare il problema dell'Alto Lazio all'opinione pubblica Europea. I cittadini reclameranno soprattutto il diritto a procedure autorizzative vere, che non si risolvano come nel caso della Valutazione d'Impatto Ambientale della centrale a carbone di Civitavecchia in passaggi burocratici farsa, il cui fine è piegare ogni livello istituzionale alla volontà di Enel. E' quanto sta accadendo con Marrazzo ed i sindaci del comprensorio. Tra questi il sindaco di Tarquinia che non perde occasione per urlare contro il carbone e, contemporaneamente, si dissocia dalle iniziative per fermare la centrale messe in atto da agricoltori, commercianti, operatori sanitari e popolazioni che hanno il coraggio di sfidare il gigante elettrico. Così il Sindaco di Tarquinia prepara un futuro di sofferenza per i suoi cittadini con la complicità di quei consiglieri comunali che non hanno l'alibi dei modi grossolani di Mazzola e capiscono di che male si muore.

InfoWeb

InfoMail

Stefano Montanari ad Albano Laziale

Sabato 14 giugno, alle 18.30, Stefano Montanari interverrà ad Albano Laziale (Rm), in Via di Cancelliera, nel corso della conferenza stampa organizzata dall'emittente Radio Spazio Aperto e l'Associazione Salute e Ambiente.

 

Tema dell'incontro: "Inceneritori e diritto alla Salute"

L'invito è per tutti i cittadini.

mercoledì 4 giugno 2008

Comunicato Stampa

FERRARA, 1 GIUGNO 2008


Piena solidarietà e stima ai genitori e ai familiari delle vittime di San Giuliano di Puglia che, dopo sei anni di battaglie legali, insistono nel volere giustizia” è stata espressa dalla Lista Civica “Per il bene Comune”, in occasione dell’Assemblea Nazionale che si è tenuta lo scorso 1 giugno a Ferrara. L'assise ha voluto significare così la propria vicinanza a tutto il “Comitato delle Vittime” del crollo della scuola “Jovine”, che provocò la morte di 27 alunni e una insegnante nel 2002, ma che non ha colpevoli perchè, secondo la magistratura, “il fatto non sussiste”. Nella relazione che ha introdotto i lavori la presidente nazionale, Monia Benini, ha ringraziato poi a nome di tutti gli aderenti il “Comitato No Coke” per il lavoro svolto in occasione della manifestazione di Tarquinia del 24 maggio scorso, e per la battaglia che porta avanti contro lo sciagurato progetto di conversione a carbone della centrale Torre Valdaliga Nord. L’Assemblea, infine, non ha mancato di manifestare la propria vicinanza ai cittadini di Napoli per la situazione che si trovano a fronteggiare a causa di un’emergenza rifiuti frutto di errori tecnico-amministrativi, interessi politici, industriali e malavitosi di non chiara matrice. L’1 giugno, tra l’altro, una delegazione di “Per il Bene Comune” era presente a Chiaiano.

Ufficio Stampa PBC

domenica 1 giugno 2008

Ferrara. Per il Bene Comune si riaffaccia sulla scena politica

Una sola nota: Per il Bene Comune NON è un "partito" ma un "movimento" politico presente sulla scena tramite la Lista Civica Nazionale.


Articolo da Estense.com
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Per il Bene Comune si riaffaccia sulla scena politica

Torna a far parlare di sé Per il Bene Comune, il partito fondato dal senatore Nando Rossi in vista delle politiche di aprile. E lo fa con la prima riunione nazionale dei soci, che sarà aperta - domenica 1 giugno, all'Hotel Jolly di Ferrara, dalle ore 10 alle ore 19 - da una relazione della presidente Monia Benini.

“Alle ultime elezioni Pbc si è presentato in totale autonomia dagli attuali partiti – si legge in un comunicato -, che giudica: piegati al dominio dei grandi gruppi finanziari; inermi di fronte al crescente peso della criminalità organizzata; silenti rispetto al potere raggiunto, al loro stesso interno, dalle lobbies affaristiche e dalle organizzazioni massoniche; complici degli speculatori che fanno affari ottenendo denaro pubblico per realizzare impianti che causano morti e gravi malattie. E' questa avvenuta mutazione che li rende indifferenti rispetto alla drammatica necessità di ripensare a questo modello di sviluppo che porta il pianeta allo sfacelo, ed incapaci di assolvere alla funzione costituzionale di rappresentare gli interessi generali del popolo”.



Chi vuole aderire al PBC, o cerca ulteriori informazioni, può visitare il sito: http://www.perilbenecomune.net e il blog: http://www.ilbenecomune.blogspot.com .

La riunione sarà videotrasmessa sulla WebTV del movimento, attraverso il collegamento a http://www.mogulus.com/perilbenecomune.