Tinto Brass che si presta ad accendere i riflettori dei media per la lista "di sinistra" alle elezioni regionali è la dimostrazione lampante della contiguità dei modi e della responsabilità civica che esprimono i cosiddetti schieramenti "destra"/"sinistra": una sorta di realtà virtuale, tutta televisiva e mediatica, dove si simula un combattimento a gaudio e sollazzo degli spettatori; non, come dovrebbe essere secondo semplice buon senso, uno scontro dialettico rivolto alla proposta delle migliori azioni per meglio amministrare la regione in cui viviamo. Le differenze, a ben guardare, si limitano soltanto alle diverse forme di incitamento ad un "tifo" da stadio, privo di contenuti e fondato esclusivamente sulla forma e sull'impatto emotivo.
Ma l'amministrazione dei beni comuni e del vivere civile è cosa seria, in quanto capace di influenzare pesantemente la vita di milioni di cittadini, ogni giorno e ad ogni ora, senza alcuna possibilità di scampo; il territorio in cui viviamo è il contenitore di tutti: sporcarlo, renderlo caotico e disorganizzato porta a cattive conseguenze per ciascuno di noi.
La macchina politica che si è venuta a creare negli ultimi anni si è resa ormai capace di fagocitare enormi quantità di denari pubblici, pagati in maniera salata dai cittadini, in larga parte dai più onesti.
I metodi li conosciamo: investimenti nella costruzione di opere inutili e dannose e spietato consumo di territorio per far posto al cemento e tutto l'indotto che ci ruota attorno; distruzione sistematica del sistema sanitario regionale, con grandi profitti per pochi privati ed enormi debiti pubblici e con scadente qualità del servizio per la maggior parte degli altri cittadini; folle politica di gestione dei rifiuti che ancora premia i consumi senza controllo e la movimentazione e lavorazione massiccia di materiali destinati ai vari falò (inceneritori) che si disseminano sul territorio, aumentando esponenzialmente, oltre alle spese di gestione, quelle sanitarie.
I media ufficiali fanno in modo di far contendere il governo della regione ai soli due "big" schierati, scelti a loro volta da altri "big", a colpi di notizie sempre più sensazionali, rendendo la competizione elettorale già viziata in partenza. Mai vedrete dare corretta informazione sul merito delle proposte, sui programmi, sui loro autori e sulle loro motivazioni: il messaggio che deve passare è che la proposta POLITICA avanzata da un gruppo di Cittadini non è degna di essere valutata ed approfondita nel merito, non è di questo quello di cui hanno bisogno gli "spettatori" laziali.
L'appello -lanciato a chi non è disposto a seguire per l'ennesima volta questa farsa mediatica, a chi ragiona sui reali problemi del paese e della regione, a chi ha intenzione di costruire un futuro migliore per i propri figli, a chi è fuori dalle logiche clientelari, dai miseri ed effimeri vantaggi personali elargiti dai favoritismi, a chi vorrebbe riflessa la propria "pulizia" intellettuale e dei comportamenti nella cosa pubblica- è quello di rivolgere un pensiero di interessamento, di approfondimento e di collaborazione fattiva al progetto della RETE DEI CITTADINI; premiarlo, dargli le gambe per camminare in questa palude della politica più bassa e gretta a cui assistiamo da molti, troppi anni; riempirlo di idee migliori e diffonderlo con la convinzione di fare qualcosa di giusto, di essere un Cittadino che partecipa ad "un cambiamento degno di essere chiamato tale".
Questo chiediamo con gran forza.