Il gruppo Lazio del movimento Per il Bene Comune condanna fermamente la violenza in tutte le sue manifestazioni e verso chiunque. Non può, quindi, non deplorare l’episodio che ha coinvolto l'altra sera a Milano il Presidente del Consiglio.
Fermo restando ciò, ci preme sottolineare, di nuovo, come il processo di personalizzazione della politica in atto nel nostro Paese non può che contribuire a focalizzare l’attenzione pubblica su problemi marginali distraendola dai problemi reali. Così come in occasione della manifestazione No Berlusconi – day del 5 dicembre scorso, a cui il movimento Per il Bene Comune non ha aderito, ci preme rimarcare come episodi legati alla singola persona si prestino a facili strumentalizzazioni da una parte e dall'altra, con l’unico risultato di distrarre l’opinione pubblica dai reali problemi del Paese. Il bersaglio non può e non deve essere un uomo ma il sistema di poteri che lo ha generato e che lo sostiene e nessuna opposizione a questo sistema può essere fatta in sinergia con forze che a questo sistema appartengono.
Non sarà il naso rotto di Berlusconi a farci dimenticare il processo Dell’Utri o quelli sulle stragi del ’93. Non saranno le lacrime di Emilio Fede o i proclami di Di Pietro a farci dimenticare che le sciagurate scelte economiche, energetiche, sociali, ambientali vengono attuate da un intero Governo, spesso sensa soluzione di continuità con i Governi precedenti e nell’assenza di un’opposizione reale e non di facciata.
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