venerdì 14 ottobre 2011

LIBERARE L'ITALIA - TUTTI A ROMA SABATO 15 - alle ore 13.30

Davanti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, in Piazza della Repubblica

IL DEBITO NON CI APPARTIENE
L’Unione Europea, scaturita dai trattati di Maastricht e Lisbona, è complice e succube del potere delle grandi lobby finanziarie internazionali che portano a termine criminali speculazioni finanziarie, contrapposte ad una reale democrazia, alle sovranità nazionali, ai diritti ed alle culture di tutti i popoli.
Il potere politico, sociale ed economico dell’Unione Europea è esercitato dai banchieri europei, attraverso la BCE, che batte gli euro in cartamoneta e li vende agli stati membri appropriandosi del signoraggio (differenza tra il valore nominale scritto sulla moneta e il suo costo di produzione).

IL DEBITO NON E’ PUBBLICO, E NOI NON VOGLIAMO PAGARLO !
L'arroganza e lo strapotere con cui le lobby finanziarie vogliono farci pagare la crisi del loro sistema finanziario, dovrebbe essere un ulteriore motivo per definire una coerente scelta politica (tuttora evitata da governi e partiti del sistema): uscire dalla macchina inventata dalle lobby finanziarie per creare il debito degli stati e assoggettarli ulteriormente al loro potere, usandolo come cappio per tagliare i servizi, la qualità della vita, la sovranità e la dignità dei popoli europei... 

PER I PARTITI NON E’ PIU’ TEMPO DI “FURBIZIE”
La lotta alla casta partitica (come alle altre, troppe, caste insediatesi nei gangli vitali del paese) è sacrosanta, ma i loro privilegi sono un effetto e non la causa dell’ingiustizia e della perdita di diritti e sovranità del nostro popolo.
Stiamo ora assistendo ad una tragicommedia, inscenata da governi, partiti e media, il cui copione prevede che siano i loro popoli, e come sempre le componenti più deboli, a pagare questo loro “generoso” errore di regalare la sovranità monetaria nazionale agli “strozzini” della grande finanza. Dalla crescente crisi morale, ideale, economica e sociale si può uscire solo riappropriandoci del nostro diritto di partecipare direttamente alle decisioni che competono al popolo; non cadendo nelle gattopardesche lusinghe dei vecchi e nuovi pifferai che i media ci presentano come i meno ladri o come i meno peggio della casta. 

FUORI DALL'EURO E ISTITUZIONE DELLA MONETA PUBBLICA 
Con lo Stato che stampa moneta e la vende alle banche (e non l'attuale contrario!!), avremo le risorse pubbliche per ridare un futuro al paese, attraverso: la ricerca, la scuola pubblica, la cultura e la formazione permanente, un' informazione davvero libera dalle menzogne del sistema, il risanamento ambientale, il lavoro, le imprese a valenza sociale, il “reddito minimo di cittadinanza”, la lotta alla criminalità organizzata.

Nessun commento: