Alle ultime regionali è successo qualcosa non sottolineato dalla quasi totalità dei giornali, telegiornali, informazione libera (o presunta tale), compresa la rete, per quanto sono riuscito a vedere. Voi direte: cosa è successo? Beh, forse qualcuno avrà notato che nell’era del bipolarismo imperante in ben 6 regioni non c’erano solo due schieramenti politici, in corsa ma tre (anzi, sarebbero stati addirittura quattro, se solo l’Udc non rispondesse alle stesse lobby degli altri due poli).
Abbiamo visto in 5 regioni (il minimo per godere degli spazi mediatici nazionali e di quelli privati) la lista civica 5 STELLE, supportata da Grillo e dal suo blog. Nella regione Lazio il “terzo incomodo” era invece la lista civica RETE DEI CITTADINI, che correva contro i due poli proprio come i 5 stelle nelle altre regioni.
Eppure…
L’antefatto.
Il 20 agosto 2010 vado a leggere l’ultimo post di Grillo, come spesso mi accade, visto che sono molto spesso in sintonia con i contenuti del suo blog.
Eppure… eppure c’è sempre un qualcosina in quegli articoli che non mi torna. Un po’ come una pausa di troppo in uno spartito, un po’ come una pennellata troppo pesante su una tela; un qualcosa che rovina l’intera atmosfera creata dall’articolo.
Come non dare ragione all’intero articolo che dice che il paese intero è in rovina, che Berlusconi è quello che è, che nel Pdmenoelle non si vede differenza tra i vari personaggi che ne fanno parte, che servirebbe una legge per avere il controllo degli eletti e non viceversa come accade oggi… e poi? E poi c’è come un suono stridulo, come un “graffio”, come succedeva quando ascoltavi i vinili e sbattevi per sbaglio sullo stereo facendo saltare la puntina. E’ l’effetto che sento quasi sempre quando leggo i post di Grillo…
Questa volta ecco che cosa “stride” al mio orecchio:
Dal “comunicato politico numero 35″:
“Il MoVimento 5 Stelle non fa alleanze con i partiti, ma con i cittadini, con i movimenti che si uniscono per obiettivi concreti come l’acqua pubblica. È un MoVimento di cittadini, non di candidati premier, di leaderini. Non è interessato alle ideologie, ma alle idee”.
A questo punto mi sorgono milioni di domande: perché alle regionali del 2010 nel Lazio non ha appoggiato la RETE DEI CITTADINI, che, guarda caso, è una lista civica composta da cittadini e non politicanti; che, guarda caso, è una federazione di movimenti composti da cittadini che hanno capito che è bene unirsi per obiettivi concreti, come l’acqua pubblica; che, guarda caso, è interessato solo alle idee da mettere in pratica ed ha superato le barriere ideologiche e anche quelle dei singoli simboli dei movimenti che fan parte della federazione; che, guarda caso, ha scelto il proprio candidato presidente con delle vere primarie; che, guarda caso, ha scelto Marzia Marzoli, una cittadina che da anni lotta per sé, la sua famiglia ed il suo territorio (cittadina che, tra l’altro, Grillo conosce personalmente avendo pubblicizzato, per un periodo, le sue lotte civiche)…
Sarebbe interessante anche sapere perché Grillo non ha dato il “via libera” alle sue “truppe” romane e laziali per invitarli a dare una mano a questa lista o quanto meno ad informarsi in prima persona. Ah, già, dimenticavo! Lui non è a capo di nulla ed ogni persona del suo movimento è libera di decidere… Ma non era proprio Grillo che da anni urla ai quattro venti che i cittadini devono mettersi in prima fila e riprendersi ciò che gli spetta? E quando qualcuno prova a farlo… proprio lui lo snobba?
Insomma per una volta vorrei “correggere” le parole di Grillo. Permettetemelo!
Modificherei quella frase così:
“Il movimento 5 Stelle non fa alleanze con i partiti e neanche con i cittadini e neanche con i movimenti che si uniscono per obiettivi concreti come l’acqua pubblica, a meno che questi non aderiscano al movimento 5 Stelle, adottino il Non-Statuto e, quindi, non si organizzino troppo. E’ un movimento di cittadini, che pensano di star facendo qualcosa di utile per il paese in maniera sincera e, purtroppo, anche questa volta si stanno gettando in una padella non diversa da quella in cui ormai stavano rosolando”.
Frase dura? Non mi sembra. Io non sono un amante della democrazia diretta pura, ma se c’è vera democrazia in un movimento lo si capisce dal suo interno, eccome! Forse dall’esterno no. Alcuni dicono che senza la visibilità che dà Grillo non si va da nessuna parte. Forse, ma solo nel breve periodo; affinché un progetto cresca con basi solide credo abbia bisogno dei suoi tempi e di una pluralità d’energie date da tutte le persone che aderiscono ad esso.
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