21:38 del 5 ottobre 2010
Parla Paolo Lanzoni (responsabile della Comunicazione della Mercedes), ospite in studio:
«[...]Chi sceglie l'ambiente non vuole rinunciare a nulla.
Non vuole rinunciare al design, all'abitabilità e alle prestazioni» .
L'argomento è una qualche automobile da non meno di 100cv di potenza - benzina, diesel, metano - che costa l'equivalente di decine di stipendi percepiti dalla larghissima parte dei cittadini; stipendi naturalmente sudati per i tre quarti della giornata di un individuo e necessari a comprare quella vettura con cui tuffarsi nelle file indiane per recarsi al lavoro e spruzzare veleni a destra e a manca; lavoro a sua volta necessario a percepire i soldi che necessitano per l'acquisto del mezzo: il giro è completo!
Nella descrizione fatta da Lanzoni c'è esattamente chi NON «sceglie l'ambiente»: chi «non vuole rinunciare a(l) nulla» non credo sia il tipo capace di 'scegliere' senza il guinzaglio della reclame: l'Ambiente non è quello che fa da sfondo ai loro straordinari spot pubblicitari, l'Ambiente sta fuori dai soldi e dagli edulcorati mondi in cui vivono le automobili nelle pubblicità: queste, nella realtà, alloggiano a milioni, in file indiane, su strade capaci di contenerne meno della metà, muovendosi a pochi chilometri l'ora e soprattutto sputando le peggiori schifezze, reali e crude, per cui l'uomo e molta parte della natura biologica non sono «omologati» e mai lo saranno.
L'Ambiente... lui sopravviverà, sul fatto che lo si possa fare anche noi comincio ad avere seri dubbi.
Non chiedo a voi giornalisti di zittire i vostri ospiti, ma almeno di far notare -a loro e al pubblico- questi cortocircuiti della logica, tipici del mondo del marketing: scegliere l'Ambiente vuol dire semplicemente rinunciare all'inutilità che ci circonda, automezzi in cui ancora scoppia carburante fossile, come da oltre un secolo avviene, non esclusi.
Saluti,
Gianluca Bracca
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