Pur appoggiando negli intenti la mobilitazione dell'8 luglio organizzata dall'Italia dei Valori (con appello di Furio Colombo, Francesco Pardi e Paolo Flores D'Arcais), la Lista Civica Nazionale "Per il Bene Comune" non parteciperà alla manifestazione.
Il decreto sulle intercettazioni, in effetti, può essere considerato un ulteriore passaggio verso una sorta di dittatura soft che da tempo si sta imponendo in Italia (nel lavoro, nell'economia, nei diritti, nell'informazione, ecc.), soffocando di fatto la democrazia e i cittadini. E PBC, sensibile a questi temi, si è opposto in maniera netta e decisa alle disposizioni contenute nel decreto legislativo num. 1512, non oggi, non l'8 luglio, ma dalla sua nascita, ovvero dalla sua approvazione (il 17 aprile 2007) alla Camera dei Deputati.
Tuttavia la partecipazione di Fernando Rossi all'iniziativa dell'Unione Nazionale Cronisti Italiani (Federazione Nazionale della Stampa) tenutasi lo scorso 15 gennaio, volta a significare la profonda contrarietà ad un provvedimento "costruito ad hoc" per impedire ai cittadini di essere informati sull'andamento delle inchieste giudiziarie, e che di fatto impediva alla stampa di essere libera ed efficace nella sua azione, appena sei mesi fa era stata letta come un atto di ostilità al governo di centrosinistra in carica (sostenuto da Italia dei Valori, DS, Margherita, Comunisti Italiani, Rifondazione, Verdi e Rosa nel Pugno).
In realtà, si trattava invece di un vero e proprio grido di allarme contro una legge profondamente antidemocratica che l'8 luglio incontrerà la sua approvazione, attraverso un governo questa volta di centrodestra. Tutto ciò a riprova dell'impressionante continuità e sinergia concretizzatasi nella dialettica politica dai "partiti tradizionali", siano essi di destra, di centro o di sinistra.
"Per il bene comune" dunque, oggi, più di un anno fa, lancia agli italiani e alla stampa estera un appello affinché possano in tempi rapidi essere predisposti i necessari provvedimenti normativi per riallineare almeno parzialmente questo Paese ad una Repubblica che si dichiarara democratica nella sua Costituzione.
Ma secondo quanto deciso democraticamente dal coordinamento nazionale della Lista, bandiere e simboli PBC non saranno presenti all'evento (come richiesto dagli organizzatori dell'iniziativa), nè una delegazione parteciperà alla manifestazione. In linea con gli ideali di "Per il Bene Comune" ogni aderente o simpatizzante PBC ha comunque facoltà di presenziare in maniera autonoma e senza simboli, secondo le forme ritenute più opportune.
Ufficio Stampa PBC
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1 commento:
secondo me è un appuntamento importante al quale partecipare senza aver paura di chi organizza o chi partecipa.
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