martedì 12 luglio 2011

Monterosi (VT) - Una centrale a olio di colza?


Energie pulite, motore del futuro. Si, ma che siano “eco-compatibili”, usando un gioco di parole, con i cittadini, prima di tutto!
La questione vede, nel particolare, la creazione di una struttura termoelettrica da 3MW totali, la costruzione della quale è stata autorizzata dalla giunta “monterosolina” con delibera n. 26 del 28/10/10 e sua variante, n.33 del 30/11/10. Un “simpatico“ eco mostro, capace di bruciare, con motori diesel, l‘equivalente in olio di colza e vari, composto da sostanze “grasse“ di diversa composizione, “di 10.000 friggitorie accese ed operanti contemporaneamente“, come accenna Paolo D‘Arpini, Portavoce European Consumers Tuscia, in una nota, .
L’inquinamento acustico e atmosferico “galopperebbero”. Il 60 % del combustibile bruciato verrebbe emanato nell’aria facendo ricadere “particolato”, gas e pericolosissime “polveri sottili PM10” e “nano-polveri”, con effetti fortemente cancerogeni e mutageni reali, qualora la popolazione sia sottoposta ad esposizione continuativa, come avverrà nei territori di Nepi, Monterosi, finanche Trevignano, compresi in parte anche fisicamente nella costruzione degli edifici necessari. Oltre questa esistono molte e molte altre considerazioni, che per motivi di “spazio” non tratteremo ora, ma ci riserviamo di approfondire in seguito.
Chiaramente tutto ciò non è concepibile né per l’ecosistema ricco ed importante dei nostri territori, ne per la società civile e la salute dei cittadini che ogni giorno dovrebbero vivere nelle condizioni “imposte” dall’impianto energetico. Per ora la ditta indicata per la costruzione e gestione delle centrale, non possiede ancora, a quanto ci è dato sapere, le autorizzazioni di legge della provincia di Viterbo e della Regione Lazio, come anche i finanziamenti della Comunità Europea; questi però, potrebbero essere imminenti e giungere da un momento all’altro, dando il via burocratico e fisico alla costruzione. Bisogna muoversi prima.... 

Ricordiamo inoltre il limite di 1MW imposto dal piano energetico della Provincia di Viterbo. Pare infatti che Viterbo sia una delle pochissime regioni italiane ad essersi dotata di un proprio piano energetico provinciale che – almeno sulla carta – dovrebbe essere prioritario rispetto a quelli regionali e nazionali. Ciò significa che la concessione per la realizzazione della centrale di 3MW di Monterosi contrasterebbe con la normativa vigente, superando del 200% il limite massimo.
Altro elemento – piuttosto preoccupante – riguarda la ditta incaricata della costruzione e della gestione della centrale di Monterosi. La Quasar Energy srl (con sede in Via Filippo Corridoni 15, 00195 Roma – Tel. 06 90405209) sarebbe stata costitutita il giorno DOPO la prima delibera del Comune di Monterosi. Non ci sono quindi elementi per sapere quali siano le reali competenze della Quasar Energy nel settore specifico, ma di certo non si tratta di una ditta consolidata e il fatto che si sia costituita a delibera avvenuta non è certo un segno che deponga a favore di trasparenza e irreprensibilità. Tra l’altro la Quasar Energy ha dimostrato di non gradire affatto alcun tipo di critica riguardo alla centrale, dal momento che ha inviato una lettera di diffida al Comitato Civico No Centrale Colza Monterosi, concernente i volantini informativi prodotti, che secondo la Quasar conterrebbero informazioni e illazioni false e tendenziose”.
Grazie ad Alessandro Bondi, esperto di tematiche ambientali della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, siamo infine riusciti ad ottenere le copie delle delibere del Comune di Monterosi, che potete scaricare e consultare dai link qui in basso. Da notare il titolo fuorviante della prima delibera: Concessione uso quindicinale terreno per collocazione impianto produzione energie alternative pulite. A parte l’errore grammaticale (quindicinale invece di quindicennale), definire una centrale a olio di colza un impianto che produce energie pulite è veramente ridicolo al limite della provocazione.
Il Sindaco dice che la centrale non inquina, e che "non è giusto creare allarme nella cittadinanza..", allora deve spiegare perché l'ha spostata dal luogo previsto dalla delibera originaria (vicino al campo sportivo), luogo che avrebbe consentito al Comune di Beneficiare della COGENERAZIONE PER DARE CALORE ED ACQUA CALDA AGLI IMPIANTI SPORTIVI ED ALLE SCUOLE.

Nella delibera N° 33 del 30/11/2010 il Comune motiva lo spostamento dichiarando: "Di prendere atto che il nuovo sito, in Località Monti dell'Olmo, meglio si presta alla realizzazione di un impianto di produzione di energie alternative pulite, PER IL MINOR IMPATTO AMBIENTALE".Quanto sopra ci sembra una grossa contraddizione, il Sindaco ammette che la centrale provoca un impatto ambientale, ma decide che esso non debba ricadere sui cittadini residenti al centro del paese, ma prevalentemente sugli abitanti delle Partucce.Se la centrale inquina al punto di essere spostata (in campagna), non sarebbe stato più giusto accantonare il progetto e produrre energia pulita con pannelli fotovoltaici?
Per il lago di Bracciano che si trova a due passi l'iniziativa è altrettanto preoccupante: polveri altamente inquinanti andrebbero a finire direttamente sul lago! E che dire dell’inevitabile svalutazione degli immobili presenti all’interno dell’area inquinata?
Anche il comune di Nepi, limitrofe di quello di Monterosi, non risparmia le critiche.Nei pressi di Monte dell'Olmo vi sono aziende agricole che potrebbero risentire del progressivo accumulo delle emissioni tossiche della centrale. Alcune di queste aziende, hanno la certificazione biologica, certificazione che verrebbe messa a serio rischio dall'assorbimento del PM10 nei terreni. Ciò appare paradossale in un Comune che ha ancora una vocazione agricola e dovrebbe nutrire l'aspirazione a mantenerla intatta nel tempo.


Per contatti ed informazioni
Comitato No Centrale Colza Monterosi
email: nocentralemonterosi@libro.it



Nessun commento: