mercoledì 17 novembre 2010

Piano di partecipazione dei cittadini


Al Sindaco del Comune di Fondi
Sig. Salvatore De Meo
e, per conoscenza
Vedasi elenco destinatari allegato


Oggetto: Piano di partecipazione dei cittadini.

Egregio Sig. Sindaco,
anche se non è passato molto tempo da quando è stato eletto amministratore della nostra città, ho deciso di scriverLe ancora, perché se da una parte desidero ringraziarla per tutto il lavoro che ha svolto fino a questo momento, dall’altra purtroppo, con la consapevolezza che non si possono pretendere miracoli in un lasso di tempo così breve, devo constatare che è mancata, almeno fino ad ora, una certa attenzione verso una modo di fare politica che possa, in qualche modo o in qualche misura, favorire la partecipazione dei nostri concittadini alle politiche del territorio.

venerdì 5 novembre 2010

6 Novembre: Assemblea Regionale di Per il Bene Comune Lazio


La riunione è aperta a tutti: curiosi, simpatizzanti e chiunque voglia venire a conoscerci e a capire chi siamo, cosa abbiamo fatto e cosa vogliamo fare.

In questa assemblea presenteremo il gruppo laziale di Per il Bene Comune a chi ancora non ci conosce e faremo il punto della situazione sulle attività fatte nell'ultimo anno, parleremo di Democrazia Diretta, dell'avventura della RETE Dei Cittadini e ci prepareremo all'Assemblea Nazionale che sarà sempre a Roma sabato 20 e domenica 21 novembre.

Questa assemblea sarà anche un'occasione per confrontarci sul presente e sull'ipotetico futuro, parleremo anche delle prossime iniziative che porteremo avanti e delle prospettive che si stanno aprendo sia nel nostro territorio che nel nostro Paese.

Ti aspettiamo!

venerdì 29 ottobre 2010

Complimenti alla regia!

di Enza Raso.

AnnoZero, la "trasmissione televisiva invisa a Berlusconi", la "trasmissione d’informazione che fa paura al sistema", la "trasmissione di denuncia che mette in ginocchio la casta", la "trasmissione più ostracizzata dal potere", è andata serenamente in onda, sempre rigorosamente in prima serata, su rai2, con la sua 129^ puntata della 6^ edizione, ieri sera 28 ottobre 2010.

L’argomento della puntata aveva fatto sognare gli strenui fautori dell’obiettivo rifiuti zero ed i convinti detrattori della micidiale pratica dell’incenerimento e del conferimento in discarica "tal quale", ma qualcosa non ha funzionato.
A dir la verità già qualche colpo alle entusiastiche aspettative era stato dato dall’annuncio degli ospiti presenti in studio: da Bertolaso a Castelli, da De Luca a Sodano, la compagine degli invitati non faceva presagire niente di buono. Ma c’era Cenname, c’era Ciacci, c’erano i collegamenti con i cittadini di Terzigno, c’erano le esperienze dei Comuni Virtuosi e la speranza è l’ultima a morire!
Ma quale speranza si poteva mai coltivare in una trasmissione che tra strombazzate chiusure mai effettuate, multe, richieste di aiuto alla rete, sospensioni e mancati rinnovi dei contratti, poi puntualmente riccamente rinnovati, impazza sulla rete pubblica in prima serata da sei stagioni?

mercoledì 20 ottobre 2010

Alluvione: colpevoli cercasi.

I legali del Comitato Marina Velka Senza Fango, nato nel 2005, per combattere contro i ripetuti straripamenti del fiume Marta e dei corsi d'acqua adiacenti, proseguono la battaglia affinchè la legge trovi i colpevoli e hanno fatto opposizione all'istanza di archiviazione presentata, per la seconda volta, dal P.M. De Gregorio.
Il 25 novembre, alle ore 11.30, presso il tribunale di Civitavecchia, si terrà una udienza in merito.

Gli alluvionati si chiedono come sia possibile che il PM non abbia ritenuto opportuno procedere contro i responsabili, che tanto fango e danni hanno cagionato alle loro case, nonostante la certezza che la situazione idrogeologica dell'area colpita sia stata a lungo bellamente trascurata dalle autorità. Lo stesso presidente Marrazzo certificò, in una intervista, l'inerzia delle istituzioni in tal senso.

lunedì 18 ottobre 2010

Campionato degli ecosistemi: Roma retrocessa.

Più di un derby, meglio di un goal al 90°, la classifica sugli ecosistemi cittadini vede la Capitale primeggiare tra gli ultimi.

Decenni di amministrazione "criminale" in combutta con i peggiori speculatori del cemento romani e non iniziano a presentare il conto ai cittadini: interi quartieri nati come funghi da varianti a piani regolatori per mano e per grazia dei potenti costruttori capitolini, i veri protagonisti di "entusiasmanti" campagne elettorali giocate sui miliardi di lire prima e sui milioni di euro poi, in cui ciascuno ha puntato i propri soldoni sul suo "cavallo".

Quella che doveva essere un fiore all'occhiello di questo paese dell'arte e della cultura, la città che custodisce il più grande patrimonio storico e artistico del mondo, oggi è un groviglio di lamiere su 4 e 2 ruote che rendono la vita di cittadini e turisti impossibile quanto paradossale: ore interminabili di vita imbottigliati nel caos di infrastrutture ferme agli anni '50; servizi pubblici resi incapaci di inseguire la moltiplicazione dei nuovi immensi quartieri; nessuna visione strategica della mobilità, piani urbanistici guidati dall'unico scopo di collocare cemento e asfalto in ogni dove.

domenica 10 ottobre 2010

Presentazione itinerante del libro sui comuni virtuosi


LAZIO: Presentazione itinerante del libro sui comuni virtuosi

Un’occasione da non perdere sarà la presentazione itinerante de “L’ANTICASTA, l’Italia che funziona” che si terrà il 22-23 ottobre 2010 in ben 6 località laziali.

mercoledì 6 ottobre 2010

@Rainews24, "Quattro Tempi".

Speciale dal Salone dell'Auto di Parigi,
21:38 del 5 ottobre 2010

Parla Paolo Lanzoni (responsabile della Comunicazione della Mercedes), ospite in studio:

«[...]Chi sceglie l'ambiente non vuole rinunciare a nulla.
Non vuole rinunciare al design, all'abitabilità e alle prestazioni» .

L'argomento è una qualche automobile da non meno di 100cv di potenza - benzina, diesel, metano - che costa l'equivalente di decine di stipendi percepiti dalla larghissima parte dei cittadini; stipendi naturalmente sudati per i tre quarti della giornata di un individuo e necessari a comprare quella vettura con cui tuffarsi nelle file indiane per recarsi al lavoro e spruzzare veleni a destra e a manca; lavoro a sua volta necessario a percepire i soldi che necessitano per l'acquisto del mezzo: il giro è completo!

Nella descrizione fatta da Lanzoni c'è esattamente chi NON «sceglie l'ambiente»: chi «non vuole rinunciare a(l) nulla» non credo sia il tipo capace di 'scegliere' senza il guinzaglio della reclame: l'Ambiente non è quello che fa da sfondo ai loro straordinari spot pubblicitari, l'Ambiente sta fuori dai soldi e dagli edulcorati mondi in cui vivono le automobili nelle pubblicità: queste, nella realtà, alloggiano a milioni, in file indiane, su strade capaci di contenerne meno della metà, muovendosi a pochi chilometri l'ora e soprattutto sputando le peggiori schifezze, reali e crude, per cui l'uomo e molta parte della natura biologica non sono «omologati» e mai lo saranno.

L'Ambiente... lui sopravviverà, sul fatto che lo si possa fare anche noi comincio ad avere seri dubbi.

Non chiedo a voi giornalisti di zittire i vostri ospiti, ma almeno di far notare -a loro e al pubblico- questi cortocircuiti della logica, tipici del mondo del marketing: scegliere l'Ambiente vuol dire semplicemente rinunciare all'inutilità che ci circonda, automezzi in cui ancora scoppia carburante fossile, come da oltre un secolo avviene, non esclusi.

Saluti,
Gianluca Bracca

mercoledì 29 settembre 2010

A cosa servono le regole? Il caso della centrale Enel di Civitavecchia.

In questo comunicato esprimiamo la rabbia delle popolazioni dell'Alto Lazio che non hanno mai smesso di difendere la propria salute e la propria terra dalle nefandezze degli inquinatori e dalla disonesta' degli amministratori.
Quegli stessi amministratori che hanno accettato i soldi di Enel per dare a noi lo scempio, le ricadute inquinanti e l anullità delle loro coscienze.
Di tutti i soldi ingoiati dalle amministrazioni comunali di Civitavecchia, Tarquinia, Santa Marinella, Tolfa e Allumiere cosa resta....
Intanto si muore e ci si ammala...

Civitavecchia, 25 settembre 2010

Siamo profondamente costernati dal constatare che avevamo ragione nel denunciare che la centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, oltre ad essere un impianto antistorico per la tipologia di combustibile usato, è soprattutto in esercizio in violazione di molte delle norme vigenti e, finanche, delle prescrizioni inserite nel decreto autorizzativo.

Tutte le denunce e/o segnalazioni da noi presentate - da quella del gennaio 2009 relativo alla modalità di carico/scarico del carbone, a quella del novembre dello stesso anno circa i cumuli di rifiuti e ceneri presenti in aree non idonee e di lavoratori costretti ad operari in nuvole di material pulvirulento, a quella relative all’utilizzo di combustibile con contenuto di zolfo superiore allo 0,3% in difformità del piano di qualità dell’aria della Regione Lazio - hanno trovato riscontro.

La replica dell’ENEL che, negando l’evidenza, afferma di essere in perfetta regola, conferma, l’inaffidabilità dell’ente energetico che evidentemente spera di continuare impunito ad agire a proprio piacimento, mortificando il territorio, e la popolazione che in esso vive,

Sentiamo il dovere di ringraziare la Procura della Repubblica che con la propria sensibilità e determinazione, portando avanti una seria e competente azione di controllo, ha indotto gli enti competenti a farsi carico delle proprie responsabilità facendo si, nel contempo, che le popolazioni dell’Alto Lazio riacquistassero un minimo di fiducia nelle istituzioni e si sentissero meno sole in questa lotta impari per la difesa della propria terra.

Grave, invece, che il Ministero dello Sviluppo Economico, nonostante fosse ben edotto da tempo sulle violazioni e sul mancato rispetto delle prescrizioni poste in essere dall’Enel, abbia sentito il dovere di intervenire solo dopo le comunicazioni del Noe e della Procura della Repubblica.

E’ appena il caso di evidenziare, inoltre, che in materia di mancata ottemperanza delle prescrizioni il Codice dell’Ambiente - D.lgs n. 152/06 – all’art. 29 comma 3 recita “Qualora si accertino violazioni delle prescrizioni impartite …… tali da incidere sugli esiti e sulle risultanze finali … di valutazione, l'autorità competente, previa eventuale sospensione dei lavori, impone al proponente l'adeguamento dell'opera o intervento, stabilendone i termini e le modalità. “dove per autorità competente si intende l’ente che ha rilasciato la Valutazione d’impatto Ambientale (Minambiente nds.) e, conseguentemente, impartito le prescrizioni. E vista la gravita delle prescrizioni non ottemperate, e le gravi ricadute che tale mancato rispetto può causare alla salute della popolazione, attendiamo che il Ministero dell’Ambiente, che non mancheremo comunque di richiamare alle proprie responsabilità, proceda in base alle proprie specifiche competenza ad emettere gli idonei e prescritti provvedimenti, anche di natura cautelare, quale la sospensione dell’attività della centrale.

Sconcertante, infine, l’inettitudine ad adempiere al proprio ruolo di “Primo responsabile della salute dei cittadini“ in primis del Sindaco Moscherini, ma anche dei suoi omologhi dei comuni limitrofi, in prima fila quando si è trattato di spartire le cospicue compensazioni economiche, ma assenti e silenti dinanzi alle reiterate denuncie di violazione delle norme esistenti, alla mancata ottemperanza delle prescrizioni e ai conseguenti possibili danni alla salute della popolazione e dei lavoratori addetti che da tali violazioni possono scaturire, finanche ora davanti alla presa di posizione del Ministero.

Personaggi squallidi, non degni di ricoprire il ruolo di rappresentanti della comunità e che, se mantenessero un minimo senso del pudore, dovrebbero avere il buon senso di dimettersi.

Movimento No Coke
Alto Lazio

noalcarbone@gmail.com
nocoketarquinia@yahoo.it

venerdì 27 agosto 2010

Qualcosa che stride

di Luciano Masi, candidato della Rete dei Cittadini Lazio 2010

Alle ultime regionali è successo qualcosa non sottolineato dalla quasi totalità dei giornali, telegiornali, informazione libera (o presunta tale), compresa la rete, per quanto sono riuscito a vedere. Voi direte: cosa è successo? Beh, forse qualcuno avrà notato che nell’era del bipolarismo imperante in ben 6 regioni non c’erano solo due schieramenti politici, in corsa ma tre (anzi, sarebbero stati addirittura quattro, se solo l’Udc non rispondesse alle stesse lobby degli altri due poli).

Abbiamo visto in 5 regioni (il minimo per godere degli spazi mediatici nazionali e di quelli privati) la lista civica 5 STELLE, supportata da Grillo e dal suo blog. Nella regione Lazio il “terzo incomodo” era invece la lista civica RETE DEI CITTADINI, che correva contro i due poli proprio come i 5 stelle nelle altre regioni.
Eppure…

L’antefatto.
Il 20 agosto 2010 vado a leggere l’ultimo post di Grillo, come spesso mi accade, visto che sono molto spesso in sintonia con i contenuti del suo blog.
Eppure… eppure c’è sempre un qualcosina in quegli articoli che non mi torna. Un po’ come una pausa di troppo in uno spartito, un po’ come una pennellata troppo pesante su una tela; un qualcosa che rovina l’intera atmosfera creata dall’articolo.
Come non dare ragione all’intero articolo che dice che il paese intero è in rovina, che Berlusconi è quello che è, che nel Pdmenoelle non si vede differenza tra i vari personaggi che ne fanno parte, che servirebbe una legge per avere il controllo degli eletti e non viceversa come accade oggi… e poi? E poi c’è come un suono stridulo, come un “graffio”, come succedeva quando ascoltavi i vinili e sbattevi per sbaglio sullo stereo facendo saltare la puntina. E’ l’effetto che sento quasi sempre quando leggo i post di Grillo…

Questa volta ecco che cosa “stride” al mio orecchio:
Dal “comunicato politico numero 35″:
Il MoVimento 5 Stelle non fa alleanze con i partiti, ma con i cittadini, con i movimenti che si uniscono per obiettivi concreti come l’acqua pubblica. È un MoVimento di cittadini, non di candidati premier, di leaderini. Non è interessato alle ideologie, ma alle idee”.

A questo punto mi sorgono milioni di domande: perché alle regionali del 2010 nel Lazio non ha appoggiato la RETE DEI CITTADINI, che, guarda caso, è una lista civica composta da cittadini e non politicanti; che, guarda caso, è una federazione di movimenti composti da cittadini che hanno capito che è bene unirsi per obiettivi concreti, come l’acqua pubblica; che, guarda caso, è interessato solo alle idee da mettere in pratica ed ha superato le barriere ideologiche e anche quelle dei singoli simboli dei movimenti che fan parte della federazione; che, guarda caso, ha scelto il proprio candidato presidente con delle vere primarie; che, guarda caso, ha scelto Marzia Marzoli, una cittadina che da anni lotta per sé, la sua famiglia ed il suo territorio (cittadina che, tra l’altro, Grillo conosce personalmente avendo pubblicizzato, per un periodo, le sue lotte civiche)…

Sarebbe interessante anche sapere perché Grillo non ha dato il “via libera” alle sue “truppe” romane e laziali per invitarli a dare una mano a questa lista o quanto meno ad informarsi in prima persona. Ah, già, dimenticavo! Lui non è a capo di nulla ed ogni persona del suo movimento è libera di decidere… Ma non era proprio Grillo che da anni urla ai quattro venti che i cittadini devono mettersi in prima fila e riprendersi ciò che gli spetta? E quando qualcuno prova a farlo… proprio lui lo snobba?

Insomma per una volta vorrei “correggere” le parole di Grillo. Permettetemelo!

Modificherei quella frase così:
Il movimento 5 Stelle non fa alleanze con i partiti e neanche con i cittadini e neanche con i movimenti che si uniscono per obiettivi concreti come l’acqua pubblica, a meno che questi non aderiscano al movimento 5 Stelle, adottino il Non-Statuto e, quindi, non si organizzino troppo. E’ un movimento di cittadini, che pensano di star facendo qualcosa di utile per il paese in maniera sincera e, purtroppo, anche questa volta si stanno gettando in una padella non diversa da quella in cui ormai stavano rosolando”.

Frase dura? Non mi sembra. Io non sono un amante della democrazia diretta pura, ma se c’è vera democrazia in un movimento lo si capisce dal suo interno, eccome! Forse dall’esterno no. Alcuni dicono che senza la visibilità che dà Grillo non si va da nessuna parte. Forse, ma solo nel breve periodo; affinché un progetto cresca con basi solide credo abbia bisogno dei suoi tempi e di una pluralità d’energie date da tutte le persone che aderiscono ad esso.

lunedì 9 agosto 2010

Tra la sinistra e la destra preferisco me stesso

Cari amici,

anche se non è passato molto tempo da quando ho cominciato a muovere i primi passi nel mondo della democrazia, quella vera, ovvero quella partecipata, l’esperienza che ho accumulato in questi mesi è stata incredibilmente intensa. Se da una parte sono stato testimone partecipe di lavori e progetti che mi hanno dimostrato quanto efficace possa essere il coinvolgimento della popolazione alle decisioni che riguardano l’intera comunità, dall’altra ho potuto constatare, come naturale contrapposizione a questa efficienza, quanto inutile possa essere il cosiddetto governo dei rappresentanti, troppo spesso contrassegnato da immobilismo, inefficienza e sprechi. Queste “caratteristiche” denunciano con grave drammaticità, quanto ancora siamo lontani da un modo di fare politica scevro da condizionamenti di qualsivoglia natura e capace di fare scelte innovative e concrete nell’esclusivo interesse di tutti.

Ancora una volta il cambiamento non può che partire dal basso. Un altro modo di fare politica non solo è possibile, ma si sta già facendo. In Italia sono ormai molti i Comuni che grazie alla partecipazione attiva dei cittadini hanno saputo fare scelte alternative, concrete e soprattutto nell’interesse di tutti, nessuno escluso. Scelte che sono state in grado di conseguire risultati straordinari dal punto di vista del risparmio energetico/economico, della mobilità sostenibile, della produzione di energia da fonti rinnovabili, della gestione dei rifiuti, dell’acqua e del territorio. Ne sono un esempio concreto le raccolte differenziate, dove in alcuni casi, come quello del Comune di Ponte nelle Alpi in provincia di Belluno, si è riuscito a superare il 90% di raccolta differenziata con un conseguente risparmio dovuto al minor costo per lo smaltimento in discarica. Questo Comune, grazie all’ausilio del fotovoltaico, ha saputo altresì ridurre del 30 % i costi dell’illuminazione pubblica. Un altro esempio da seguire è quello rappresentato dal Comune di Colorno in provincia di Perugia, dove l’amministrazione locale, attraverso il progetto “Comune Leggero”, intende consolidare nel tempo, con il coinvolgimento diretto di tutti i cittadini, iniziative che possano favorire la consapevolezza della necessità di ridurre e recuperare i rifiuti. Il progetto prevede ad esempio, la realizzazione di un certo numero di “Negozi Leggeri”, ovvero una catena di esercizi che si impegna in piccole ma significative modifiche nella vendita dei prodotti e nell’approccio al consumo. I prodotti venduti alla spina, consentono di ridurre drasticamente la quantità di rifiuti che ogni giorno produciamo. Questi esercizi vengono talvolta chiamati anche “Negozi a Km 0”.

Un nuovo modo di fare politica che, diversamente da quello rappresentativo, favorisce l’aggregazione tra le persone di una comunità, assecondata da processi, in cui ognuno si identifica perché ha messo qualcosa di suo.
Tutti questi esempi stanno a testimoniare, come sempre più persone abbiano ormai compreso, che “tra la destra e la sinistra, preferiamo noi stessi”.

Alfonso Mauro - Referente Per il Bene Comune - Fondi

mercoledì 21 luglio 2010

Free energy - Over Unity: quando l'energia sposa la democrazia. Il 24 luglio a Roma un esperimento.

FREE ENERGY - OVER UNITY

Sabato 24 luglio 2010
dalle 10.00 alle 19.30
alla Città dell'altra economia
(Via di Monte Testaccio 21, largo Dino Frisullo - Roma)

organizzato da Eugenio Martucci
  • Domenico Cillo (le ultime sulla fusione fredda).
  • Roy Virgilio (present.ne libro fusione fredda).
  • Roberto Germano (promete).
  • Massimiliano Gaetano con Monia Benini (esperimento di democrazia diretta).
  • Antonio De Marco (s.e.c. sistema economizatore combustibile, ad acqua).
  • Franco Proietti ed Eugenio Martucci, presentano:"gas di Brown,rotoverter,Keppe moto Bedini".

venerdì 25 giugno 2010

Per il bene comune approda a Fondi

Il gruppo PER IL BENE COMUNE LAZIO, anche grazie all'impegno dimostrato nelle ultime elezioni regionali con la Rete dei Cittadini, si è recentemente arricchito di un importante tassello. Il nostro movimento si diffonde anche nel sud del Lazio, grazie all'iniziativa di Alfonso Mauro. Riportiamo il comunicato con cui Alfonso ha inaugurato ufficialmente la campagna di adesione a PER IL BENE COMUNE.

“Oggi, ovunque nel mondo, la maggior parte della gente non crede più nella politica, se ne disinteressa completamente e molti scelgono persino di non andare più a votare perché sono ormai convinti che tanto non cambierà mai niente, in parole povere, hanno perso ogni speranza. Tutto questo è la naturale conseguenza di un modo di fare politica che di democratico non ha proprio niente.
Quello che oggi la gente chiama democrazia è un sistema dove tutte le politiche vengono decise dai politici ovvero da chi ci rappresenta e non dai cittadini. Questo sistema è perciò un governo dei rappresentanti e non una democrazia. […]
Quando sono i cittadini a decidere [...], allora abbiamo un sistema politico che si chiama Democrazia Diretta. Nella democrazia diretta, ogni cittadino può proporre, discutere e votare ogni politica.
I cittadini accettano che la politica venga decisa dai loro rappresentanti perché molti non riescono a vedere come potrebbero deciderla loro stessi. Gli sembra impossibile. Oggi, a differenza di qualche tempo fa, rilevare l’opinione di migliaia o addirittura di milioni di cittadini non costituisce più un problema. Basta pensare alle illimitate potenzialità che offre uno strumento come internet.
Quella della partecipazione alle politiche del nostro territorio non è più un sogno o qualcosa di impensabile. Infatti, molti sono gli Statuti Comunali, compreso quello di Fondi, che prevedono forme di partecipazione e di consultazione popolare alla vita della Comunità, attraverso “strumenti” come ad esempio istanze, petizioni popolari, proposte e consulte.
Io credo che un modo di fare politica contraddistinto dalla partecipazione di tutti i cittadini o comunque da tutte le persone che lo desiderano, possa rappresentare l’unica vera e valida alternativa all’attuale degenerazione che stiamo vivendo. […] Il vero problema non sta solo nei politici che ci rappresentano, ma anche e soprattutto nel fatto che, una volta eletti, sono lasciati soli, ovvero, dopo aver votato, molte persone credono di aver assolto completamente ai loro doveri civici […].
Il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i cittadini alle scelte politiche della nostra città e la valorizzazione, da parte della nostra amministrazione, di tutti gli strumenti che sono indispensabili per consentire questa compartecipazione, rappresenterà il lavoro basilare, fondamentale sul quale voglio concentrare il grosso delle mie energie e, per farlo, voglio cominciare con l’apertura ufficiale di una campagna adesioni al movimento politico PER IL BENE COMUNE. Sarò felicissimo di raccogliere le adesioni di tutte quelle persone, che, come me, desiderano partecipare in prima persona alle politiche della nostra città perché solo in questo modo si può davvero dare un valido contributo per poter cominciare a cambiare questo modo di fare politica [...].

Alfonso Mauro - Referente Per il Bene Comune - Fondi

martedì 22 giugno 2010

Quando i sogni vanno in fumo



COMUNICATO STAMPA dal Blog di Stefano Montanari

Il 25 giugno prossimo al teatro Tendastrisce di Roma alle ore 21 sarà rappresentato lo spettacolo di denuncia scientifica Quando i sogni vanno in fumo.

La Italiana Comunicazione, intrapresa la strada dell’inchiesta con lo spettacolo del 22 aprile al Teatro Orione “Chi è senza Silvio scagli la prima Di Pietro”, ha deciso di proseguire su questo tracciato con la produzione di un nuovo evento contraddistinto dall’impegno civile di raccontare le verità nascoste di questo nostro tempo senza nessuna censura.

QUANDO I SOGNI VANNO IN FUMO vede come protagonisti David Gramiccioli, giornalista e conduttore radiofonico, tutti i giorni dalle 6 alle 8 con la trasmissione OUVERTURE sulle frequenze di Tele Radio Stereo e il dott. Stefano Montanari, scienziato di fama internazionale da sempre impegnato nella ricerca medica, nonché Direttore Scientifico del Laboratorio Nanodiagnostics di Modena, dove svolge studi e ricerche che collegano l’inquinamento da polveri inorganiche a patologie cliniche.

Gli interpreti dello spettacolo racconteranno, con documenti inediti, la drammatica relazione tra malattie mortali e polveri emesse dagli inceneritori di rifiuti che avviene attraverso l’unico mezzo che non fa distinzioni: l’aria che tutti respiriamo.

E proprio gli inceneritori, definiti anche con il termine fuorviante di termovalorizzatori, saranno al centro dell’indagine. Mostri che abbiamo proprio dentro le nostre case, come l’inceneritore di Malagrotta o quello che a breve verrà costruito ad Albano Laziale e che condurrà inevitabilmente all’impoverimento di quello che oggi è un polmone verde come il Parco Naturale dei Castelli Romani. Emblematico è il caso della città di Forlì che vede la presenza di ben due impianti e nonostante i dati confermino un aumento delle patologie legate agli inceneritori entrambi sono in funzione.

L’inquinamento da polveri inorganiche rappresenta il male per la nostra salute: non sono biodegradabili e non sono biocompatibili. Saranno esplorate le grandi responsabilità umane su questa fonte d’inquinamento che sta trasformando in modo tanto irrefrenabile quanto rapido le condizioni ambientali del Pianeta e che produce effetti genotossici sugli embrioni umani.

Che cosa sono le polveri sottili e come si formano?

Come agiscono le micropolveri, prodotte dall’incenerimento, quando vengono assorbite dall’organismo?

Quali patologie trovano relazione con il processo di combustione dei rifiuti e quali le speranze di cure?

Quali interessi si nascondono dietro la costruzione di inceneritori e la gestione dei rifiuti?
A queste domande verranno fornite risposte di fronte alle quali non si potrà più tenere gli occhi chiusi.
Una pièce teatrale che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema dalla portata universale che coinvolge tutti.
——————————-

QUANDO I SOGNI VANNO IN FUMO – Morire di Inceneritore

Venerdì 25 Giugno, ore 21

Teatro Tendastrisce, via G. Perlasca 69 00155 – Roma
Costo del biglietto Euro 10,00

Per informazioni: tel. 328 63 68 628 it.comunicazione@libero.it
Rivolgendosi a Laura Raduta e-mail: radutalaura85@gmail.com tel. 3332365729 – 3288326581 Skype:laura.raduta possono essere previsti sconti in prevendita per i gruppi e i più giovani.
ALTRI PUNTI VENDITA:

*Parrucchiere Lello: via Pescara 14, Pavona (RM);

*Tabaccheria Alessandra e Gianluca: via Angelo Emo 25 (fermata metro A Cipro);

*Bar Segafredo C.C. Leonardo al pian terreno, Fiumicino, sig. Amedeo

lunedì 31 maggio 2010

Chi sono i terroristi?

Questa mattina ci siamo svegliati con la sconcertante notizia che la Freedom Flotilla, convoglio umanitario internazionale partito pochi giorni fa con un carico di aiuti per la popolazione palestinese di Gaza, è stato brutalmente assaltato dall'esercito israeliano. Lo sconcerto è solo in parte alleggerito dal fatto che Monia Benini e Fernando Rossi, del coordinamento nazionale di Per il bene comune, erano stati rimpatriati (forzatamente) già ieri e hanno assistito da spettatori a questo tragico epilogo. Un epilogo inaspettato, anche se c'erano già state diverse avvisaglie che il governo israeliano sarebbe andato ben oltre il "fastidio" per quella che percepisce come una ingerenza straniera nei propri "affari". Eppure nessuno avrebbe potuto immaginare un attacco di questo genere a un convoglio pacifico e pacifista che aveva l'unico obiettivo di alleviare le sofferenze di una popolazione martoriata da anni di occupazione più o meno mascherata. Le decine di morti e feriti la dicono lunga sulle reali intenzioni del governo israeliano e sulla "casualità" dell'attacco. Il viaggio del convoglio era stato accompagnato da un silenzio quasi totale dei mezzi di comunicazione, soprattutto di quelli italiani, che, in teoria, avrebbero dovuto sottolineare l'importante presenza di alcuni connazionali. Solo in questi giorni in cui la situazione stava inesorabilmente precipitando, i giornali italiani si "ricordano" della Freedom Flotilla.
Noi di Per il bene comune Lazio, che insieme alla Rete dei Cittadini abbiamo subito un sistematico e volontario oscuramento da parte dei mezzi di comunicazione durante le ultime elezioni regionali, riconosciamo lo stesso sistema antidemocratico, che qui in Italia uccide la libertà di espressione e ogni speranza di cambiamento, laggiù in Palestina, davvero lontana da qualsiasi riflettore, uccide fisicamente la popolazione civile e, oggi, dei volontari pacifisti inermi.
In queste ore ci stanno contattando giornali e televisioni. Mi chiedo se sia civile e democratico aspettare che accadano queste cose per alzare un poco il muro di disinformazione che ci circonda. Passata l'emozione per queste vittime innocenti tornerà tutto come prima?

Sergio Mazzanti
Coordinatore Per il bene comune Lazio

venerdì 7 maggio 2010

15 maggio 2010: Giornata mondiale della Nakba a Roma


SABATO 15 MAGGIO
Giornata mondiale della Nakba

ROMA
Centro Congressi
Via dei Frentani, 4
apri mappa

diretta video su
www.perilbenecomune.net
(italiano, inglese e arabo)


Programma:
  • ORE 10,00 - Registrazione dei partecipanti e saluto di benvenuto di Laura Raduta del Coordinamento Regionale di Per il Bene Comune.

  • ORE 10,30 - LA NAKBA

    Partecipano: Marco Houssein Morelli, Associazione Islamica Imam Mahdi; Moammad Hannoun, Associazione Palestinesi in Italia; Marco Benevento, Forum Palestina; Adele Dentice, Coordinamento Nazionale Per il Bene Comune.


    Conduce: Fulvio Grimaldi, giornalista e scrittore

  • ORE 12,00 - PALESTINA: DIRITTO INTERNAZIONALE NEGATO

    Partecipano: Paola Manduca, Coordinatrice del gruppo Newweapons; Vainer Burani, Associazione Giuristi Democratici; Monia Benini, Presidente Per il Bene Comune.

    Lettura del contributo di Danilo Zolo, Presidente del Centre for Philosophy of International Law and Global Politics.

    Conduce : Samir Al - Qaryouti, giornalista palestinese





BUFFET , CON PRODOTTI DELLA GASTRONOMIA PALESTINESE





  • ORE 15,30 - In collegamento diretto Roma/Gaza:


    AL AWDA "Il ritorno"
    In una Palestina libera, ove popoli e religioni tornino a convivere in pace

    Intervento di apertura del Primo Ministro della Palestina
    Ismail Haniyeh


    Da Roma.
    Intervengono: Mons. Hilarion Capucci, Arcivescovo di Gerusalemme, in esilio; Maruan Abushaaban, originario di Gaza, Presidente Comunità Palestinese di Bergamo; Fernando Rossi, Coordinamento PBC
    Conduce: Monia Benini, Presidente PBC.

    Da Gaza.
    Intervengono: Huda Naim, Parlamentare; Ismail Al-Ashqar, Parlamentare; Husam Ahmed, Direttore del Dipartimento Profughi; un delegato della Comunà Cristiana e un delegato della Comunità Islamica.
    Conduce: Ahmed Alnajjar, Ministero Educazione.


IN DONO A TUTTI I PRESENTI IL QUADERNO "NAKBA", A CURA DELLA REDAZIONE DI INFOPAL, EDIZIONI AL-HIKMA


E' gradita la conferma della partecipazione.

mercoledì 14 aprile 2010

Assemblea Regionale di Per il Bene Comune Lazio


Dopo la lunga, estenuante e gratificante parentesi elettorale, in cui l'intero gruppo Per il Bene Comune Lazio ha dirottato le proprie risorse sul progetto RETE DEI CITTADINI, è giunto il momento di tornare a "serrare le fila" per le prossime e tante attività che ci aspettano nei prossimi mesi.

E' stata quindi indetta per lunedì 19 aprile l'Assemblea Regionale di Per il Bene Comune Lazio (ore 20:00 in via Pitacco 29, Roma).

La riunione è aperta a tutti: curiosi, simpatizzanti ed chiunque voglia venire a conoscerci e a capire chi siamo, cosa abbiamo fatto e cosa vogliamo fare.

Ad un anno di distanza dall'ultima Assemblea Regionale, da cui è partita la collaborazione con altri gruppi che hanno costituito insieme a noi la RETE DEI CITTADINI, faremo il punto del grande lavoro fatto, delle esperienze vissute, delle ricchezze acquisite e delle difficoltà incontrate.

Sarà un'occasione perfetta per fissare le prossime mete da raggiungere, per rivedere i vecchi amici e per accoglierne di nuovi.
 
Alla nostra assemblea avremo anche l'enorme piacere di rivedere la nostra Presidente Monia Benini che parteciperà con noi dando il suo sempre preziosissimo contributo.

lunedì 22 marzo 2010

Da diritti a privilegi

In Italia, nonostante si cerchi di ammansire il gregge teledipendente con altre notizie, altre discussioni, altre estasi sfavillanti create ad arte e alla bisogna (per chi volesse capire, basta aver dato un'occhiata alla manifestazione PDL di domenica scorsa), esiste la crisi. Esistono i suo effetti reali, che iniziano forte a farsi sentire.
Mentre il resto dell'Europa (semi)libera dall'informazione taroccata si preoccupa e ragiona su come uscire da una catastrofica crisi, noi ci si balocca da spettatori a vedere l'arresto di tal corrotto o la pubblica gogna per tal altro; il tutto, in genere, si dissolve dalla girandola mediatica in pochi giorni. Per passare il testimone ad un altro brutto affare, tanto caro al teledipendente morboso di cui sopra.

E, intanto, il lavoro prende il largo, si allontana per sempre più persone in maniera drammatica. A nulla valgono le barricate sui tetti, le azioni dimostrative eclatanti, i gesti estremi: non c'è verso di far ragionare il Paese di cose reali, il gioco dell'altalena dei "partiti utili" deve continuare. Noi, ai margini.

L'analisi di Adele Dentice, del coordinamento nazionale di Per il Bene Comune, area Lavoro.

gb






Da diritti a privilegi

Lavoratori “pesanti”, con alle spalle venti , trent’anni di attività sono diventati un peso morto per l’economia per cui vanno cacciati con tutti i loro diritti acquisiti e sostituiti con i giovani precari da schiavizzare e pagare di meno, perché colti in un momento di assoluta debolezza.
Resi ricattabili e inseriti all’interno di una guerra tra poveri, I precari rimangono privi di quelle tutele che garantiscono i lavoratori già occupati, ma il vero inganno è dato sia dalla trasformazione dei rapporti di lavoro, che diventano di tipo privatistico, che dal venire “affidati” alla simbolica autorità dei giudici in caso di controversie .

Dopo anni di lotte e di sangue, il mondo del lavoro si trova indebolito e diviso perché tradito dai sindacati che, al servizio dei padronati e della Confindustria , hanno firmato accordi capestro con i governi o sono rimasti inerti di fronte a rinnovi contrattuali, dimostratisi attacchi alle condizioni di vita dei lavoratori e dei settori popolari.
L’inazione si è rivelata ancora più pericolosa di qualsiasi firma o accordo esplicito, perché nel tempo ha logorato la certezza del diritto, alimentando il senso di insicurezza che ha bloccando nei lavoratori la capacità di difendere se stessi

Mentre la legge 1167 bis viene approvata con il tacito assenso di un’opposizione inerte, siamo tutti ,più o meno Colpevolmente, distratti dai guazzabugli prodotti da una legge elettorale bipartisan che nega la nostra volontà e i nostri diritti di elettori e non dà più alcuna rappresentanza alle minoranze , ma ,soprattutto, siamo colpevoli di esserci accontentati nel tempo delle briciole, mentre ai nostri danni si sta consumando La controriforma del Lavoro e del Contratto nazionale , che segue puntualmente quella della scuola, la quale nei fatti è andata a regime senza troppi ostacoli, poiché i movimenti spontanei sono stati fagocitati dai partiti e dalla burocrazia sindacale, smorzando qualunque reattività residua

Oggi, a quasi 10 anni dal primo tentativo di emanazione di una legge che attacca nella sua essenza la Costituzione , la si ripropone aggirandola, ma, sostanzialmente, si riproduce identico il tentativo di smantellamento dell’art 18, obbligando i lavoratori a rinunciare al contratto collettivo e trasformando i sindacati in “erogatori di servizi non più agenti contrattuali” (Sergio Cofferati intervista al Secolo XIX del 4 marzo 2010).

Alla luce anche delle parole di Cofferati è ’ stupefacente il silenzio o le tiepide risposte del più importante sindacato italiano , la CGIL che, schiava del PD, risponde con toni blandi alla legge 1167-B limitandosi a proporre un eventuale ricorso alla Corte Costituzionale; Epifani, senza dare la dovuta importanza al’attacco all’art.18, ha dichiarato che con parteciperà alla raccolta di firme per chiedere un referendum e lo sciopero del 12 diluisce la questione tra la rivendicazione di quell’elemosina dei 500 euro di sgravio fiscale e altri temi fondamentali quali la scuola, le pensioni ecc .

Un’assuefazioni alle novità, di fronte al processo demolitorio dei diritti ? o ancora una volta la CGIL si mostra subalterna a un PD disinteressato sulle questioni del lavoro come testimonia il fragoroso silenzio di Bersani e la supponenza di Ichino, quando afferma che ci sono cose più importanti di cui discutere della legge del 3 marzo

Adele Dentice
Per il Bene Comune Puglia

giovedì 4 marzo 2010

Firme, OGM e Trattato di Lisbona, una nota da Per il Bene Comune

Nella nostra minuscola dimensione di presidio sul territorio di Per il Bene Comune, siamo in quotidiana lotta contro l'ottusità di chi non riesce a guardare al di là del proprio naso e che pur intuendo la deriva, mal sopporta di dover digerire la realtà delle cose, nonostante gli si offra il modo di conoscerla e, magari, di determinarne il corso.
Altrettante persone rimangono 'inebriate' da questa ventata di Democrazia portata dai Cittadini che "fanno" PBC sui territori, "persone da 90 carati", le ha definite qualcuno: l'argine culturale e materiale a questo scempio di società civile che si compie oggi, è rappresentato senz'altro da queste persone.

Con il progetto Rete dei Cittadini qualcosa si è mosso nel Lazio -complici anche le figure barbine degli 'uomini dei SUV', loro estensioni materiali e immateriali a compensarne la piccolezza-: gli echi che si ascoltano sono tutti positivi e i tempi sono più che maturi per innescare una genuina e sana rivolta democratica ai quotidiani, più o meno piccoli, "colpi di stato" che si compiono in spregio al concetto di Democrazia, a tutti i livelli.

Con questo comunicato del Cordinamento Nazionale di Per il Bene Comune, aggiungiamo ulteriori spunti di riflessione, salendo ai livelli più alti dell'oligarchia nostrana e internazionale.

L'Italia intera, salvo piccole percentuali di 'eccezioni', ignora la più grande truffa alla democrazia ed alla modernità che è l'introduzione del "Trattato di Lisbona": le patate dei vari "uomini del monte, che dicono sì" sono solo un minuscolo assaggio dei cambiamenti che avverranno in questo prossimo decennio.

Ringraziamo la politica, iniziamo a far Politica.



Nota per la “Stampa Libera” italiana

Comunicato stampa

Pazienza se questo comunicato capiterà nelle solite mani embedded di giornalisti autocensurati o consenzienti.

Le “non notizie” che ogni giornale o notiziario TV mette al centro sono tre, ma quella di Berlusconi che non si presenta ad un processo è quasi la norma e a covare questo uovo era già stata la prima gallina che continua a cantare (Di Pietro).

L’altra riguarda l’artificio incostituzionale della raccolta delle firme, voluto dalle maggiori matrici storiche degli attuali partiti, ed oggi applicato con una diffusa illegalità, tanto che chi volesse controllare … ha molte possibilità di trovare materiale “non a norma”.
La raccolta firme è incostituzionale perché viola il principio del “voto libero e segreto”, costringendo chi intende presentarsi a trovare migliaia di elettori che si impegnino a sostenere quel simbolo e quella lista di candidati.
Il modo in cui gli attuali partiti raccolgono le firme è nella stragrande maggioranza dei casi “truffaldino”, non essendoci ancora né simbolo né lista definiti (non è un caso che a Roma si sia da più parti sospettato che il latore della lista si fosse assentato per sostituire un nome, cosa impossibile in pochi minuti, ma che tutti fanno pochi giorni prima, a firme già raccolte). Quello delle firme, che poi i capi degli attuali partiti controllano presso gli uffici elettorali delle amministrazioni comunali da loro gestite, non è che un efficace meccanismo di controllo sociale atto a sbarrare la strada a eventuali formazioni politiche estranee al teatrino che va in scena da anni.
Tra l’altro la struttura organizzativa per raccogliere decine di migliaia di firme (come erano necessarie per presentarsi a questa scadenza delle regionali) e per la loro “autentificazione” costa generalmente dai 300 ai 500.000 €.
Nonostante l’attivo sostegno del Bilderberg e dei vari club con cui la grande finanza gestisce il mondo, questo “stratagemma per addomesticare la democrazia”, non è molto diffuso in altri paesi, nemmeno in Europa (chi non sapesse cos’è e cosa fa il club Bilderberg può chiedere alla Bonino, a Prodi o a Tremonti).

La seconda “non notizia” riguarda l’ingresso degli Organismi Geneticamente Modificati in Europa. Il Ministro dell’Agricoltura Zaia, il migliore e il più “impreparato” finora avuto dall’Italia, ha detto che dovranno passare sul suo corpo, dimostrando così di non aver letto il trattato di Lisbona (forse non l’ha letto nemmeno Calderoli che, della Lega, è quello che sa leggere i documenti e ciò che ci sta dietro).
Con il trattato di Lisbona, l’Italia e gli altri paesi europei non hanno più sovranità nazionale; ciò indebolisce ulteriormente la nostra situazione visto che l’Italia l’aveva già in gran parte devoluta agli “occupanti” americani.
Le società che hanno investito nella biogenetica sono di casa al Bilderberg, e partecipano al progetto della grande finanza di “globalizzare” un proprio mondo; esse sono così ricche ed influenti che riescono, attraverso i media (anch’essi ben rappresentati al Bilderberg da Aspen, Murdoch e ..compagnia) a rovesciare la realtà delle cose, …turlupinando anche le gerarchie vaticane.
Gli OGM sono vere e proprie bombe genetiche a scoppio certo ma imprevisto e imprevedibile (chissà perché non li si vuole nemmeno studiare), ma c’è di più, sono un capestro economico per gli agricoltori di tutto il mondo che ora seminano parte del precedente raccolto, mentre gli OGM sono sterili ! La loro diffusione “umanitaria” ha già messo in ginocchio milioni di contadini e determinato un rilevante aumento dei prezzi, rendendo quei prodotti meno accessibili al mercato interno e quindi destinati all’esportazione nei cosiddetti paesi ricchi.
Altra bomba alimentare e sociale, a cui è bene prepararsi, è quella delle produzioni agricole per ottenere combustibili per autotrazione: insieme agli OGM stanno determinando migrazioni bibliche e non ci saranno Bossi-Fini o Del Turco-Napolitano, che terranno.

Per il Bene Comune


sabato 27 febbraio 2010

La RETE DEI CITTADINI c'è!


Senza scioperi della fame, senza clamori e senza un soldo di finanziamento e strutture partitiche alle spalle, la lista RETE DEI CITTADINI per MARZIA MARZOLI ha raccolto tutte le sue firme e le ha regolarmente presentate agli organi competenti.

Poche persone, motivatissime, si sono instancabilmente date da fare per oltre un mese nelle attività di raccolta firme e di incontro con i cittadini che hanno sostenuto questo nuovo e rivoluzionario progetto politico. A loro va il nostro grazie per aver aperto un piccolo spiraglio ad una democrazia sempre più soffocata dall'autoreferenzialità del potere delle "caste".

RETE DEI CITTADINI corre da sola, senza alcun apparentamento politico con le strutture partitiche presenti, è l’anti-casta, è il buon senso, è la democrazia ed è l’onestà di lavorare per il bene comune e non per gli interessi privati.

RETE DEI CITTADINI è sul web, cercala, sostienila, votala!

giovedì 11 febbraio 2010

L’autentica delle firme, ovvero come mantenere la casta


Costituzione Italiana – Art. 49: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale


POST SCRIPTUM
Postiamo un articolo scritto pochi giorni fa, quando ancora non si sapeva che la proposta di esentare i partiti già presenti nelle istituzioni dalla raccolta firme per le elezioni regionali non sarebbe passata. A prescindere dalle motivazioni politiche, noi della Rete dei Cittadini siamo contenti (e un po’ sorpresi) di questa decisione: la legge è (almeno un po’) più uguale per tutti.
Fa comunque sorridere la protesta della Bonino per il poco spazio mediatico riservato alla sua lista e l’appello al presidente della Repubblica "affinché venga consentita regolarmente la raccolta delle firme per la presentazione delle liste" (un paio di settimane fa i radicali definito la "raccolta firme impossibile").
Chi scrive in questo momento è in un vagone della metropolitana tappezzato di manifesti “Emma Bonino presidente”…
Se la sig. Bonino si recasse ad uno dei banchetti firme della Rete dei Cittadini forse si ricorderebbe che vuol dire essere oscurati dai media…


La nostra Costituzione garantisce a tutti i cittadini il diritto a partecipare alle elezioni per scegliere i propri rappresentanti nelle istituzioni, elezioni in cui teoricamente tutti i raggruppamenti dovrebbero concorrere con le stesse condizioni di partenza (la Costituzione parla in realtà di “partiti”, anche se il termine col tempo ha acquisito un significato più specifico). Pochi conoscono però le procedure per presentare una lista elettorale, di solito soltanto gli “addetti ai lavori”, cioè i cosiddetti politici (e spesso neanche loro), oppure quei pochi coraggiosi che hanno affrontato le lunghe e complicate trafile burocratiche necessarie per esercitare un diritto costituzionale.
Per presentare una lista elettorale è necessario, tra le altre cose, ottenere la sottoscrizione di un numero minimo di cittadini, per garantire che la lista abbia un minimo di rappresentatività. Fin qui tutto bene. Salvo dover constatare che l’obbligo delle firme non è previsto in tutti i paesi europei e che in Italia il numero di firme è decisamente alto (per le elezioni europee del 2009, ad esempio, il numero di firme necessario per presentarsi in tutta la Germania era quasi lo stesso della sola Valle d’Aosta in Italia…). Ma andiamo avanti.
Perchè le firme dei sottoscrittori siano valide devono essere autenticate da un funzionario statale, per evitare che si verifichino irregolarità. Anche qui il meccanismo è teoricamente corretto, anche se i più accorti noteranno un rischio enorme: l’aumento della burocrazia, uno dei peggiori nemici del cittadino comune (non è peraltro chiaro per quale motivo non si possa applicare qui l’autocertificazione, uno dei pochi provvedimenti legislativi degli ultimi anni che hanno portato a una reale semplificazione amministrativa). Ed è proprio l’obbligo dell’autentica lo strumento con cui l’attuale casta politica riesce a trasformare un principio teoricamente giusto in un meccanismo perverso che impedisce di fatto ai cittadini di esercitare un loro legittimo diritto.
Ma chi sono questi autenticatori?
Le figure tradizionalmente addette ad autenticare le firme sono i cancellieri, che sono tenuti a convalidare gratuitamente le firme dei sottoscrittori che si rechino negli uffici comunali addetti. Ma anche i partiti più grandi e strutturati incontrerebbero grosse difficoltà a trascinare migliaia di persone negli uffici comunali, tra i meandri della burocrazia italiana. Il cancelliere è quindi autorizzato ad autenticare le firme anche al di fuori del proprio ufficio, ma in questo caso può chiedere un compenso, sotto forma di rimborso spese: è chiaro che così sono decisamente favoriti i soggetti politici dotati di congrue risorse economiche (e qui vengono naturalmente in mente i tanto discussi rimborsi elettorali…).
Soprassedendo su un’altra tipologia di autenticatori, i notai, categoria decisamente elitaria ed economicamente ancora meno accessibile del cancelliere, l’altra figura abilitata all’autentica delle firme sono i consiglieri eletti. Se i cancellieri sono comunque in qualche modo legati ai quadri politici, perchè da essi dipendenti in quanto funzionari statali, a maggior ragione i consiglieri sono diretta emanazione dei partiti al governo. In pratica le liste già rappresentate nelle istituzioni sono immensamente facilitate nella raccolta delle firme rispetto alle nuove formazioni politiche. Non c’è maggiore ingiustizia, direbbe don Lorenzo Milani, di fare parti uguali tra persone disuguali… L’autentica delle firme finisce per essere di fatto uno strumento (uno dei tanti, ad essere precisi) per sbarrare le porte a qualsiasi novità politica. In altre parole per mantenere la casta, con tutti i suoi privilegi. In altre parole, per non cambiare nulla.
Ma il trucco non finisce qui. I partiti sono ormai tanto lontani dai cittadini comuni, tanto incancreniti nei loro clientelismi, tanto malvisti dalla gente comune che avrebbero comunque difficoltà a reperire le firme necessarie, nonostante tutti i privilegi di cui godono. Puntualmente, pochi giorni prima della scadenza della presentazione delle liste, i governanti fanno passare delle leggi che esentano dalla raccolta delle firme tutti i partiti già rappresentati nelle istituzioni. Proprio così. Chi avrebbe i mezzi politici ed economici (per non parlare dei mezzi di comunicazione) si autoesenta dalla raccolta delle firme, lasciando la difficile incombenza soltanto ai “nuovi”. Chi c’è c’è, chi non c’è non deve entrare. E’ stato già fatto per le ultime elezioni europee. L’aveva già fatto anche la giunta Storace per le regionali del 2005. La proposta, puntuale come un orologio, è da poco arrivata in consiglio regionale da parte di una maggioranza almeno teoricamente opposta a quella di cinque anni fa. Non c’è dubbio che la proposta riceverà l’approvazione bipartisan delle due coalizioni, più preoccupate di contrastare eventuali “infiltrazioni”, che non a contrastarsi a vicenda. Quando si tratta di mantenere la casta politica non esiste destra, né sinistra (né tantomeno il centro).
Noi della Rete dei Cittadini ci appelliamo al senso civico (se ne hanno ancora) dei singoli consiglieri regionali perchè denuncino pubblicamente questa ennesima violazione di un diritto costituzionale. La legge è uguale per tutti, anche per la casta.

Sergio Mazzanti
Per il Bene Comune - Rete dei Cittadini

domenica 24 gennaio 2010

Il nostro futuro è cosa seria


Tinto Brass che si presta ad accendere i riflettori dei media per la lista "di sinistra" alle elezioni regionali è la dimostrazione lampante della contiguità dei modi e della responsabilità civica che esprimono i cosiddetti schieramenti "destra"/"sinistra": una sorta di realtà virtuale, tutta televisiva e mediatica, dove si simula un combattimento a gaudio e sollazzo degli spettatori; non, come dovrebbe essere secondo semplice buon senso, uno scontro dialettico rivolto alla proposta delle migliori azioni per meglio amministrare la regione in cui viviamo. Le differenze, a ben guardare, si limitano soltanto alle diverse forme di incitamento ad un "tifo" da stadio, privo di contenuti e fondato esclusivamente sulla forma e sull'impatto emotivo.

Ma l'amministrazione dei beni comuni e del vivere civile è cosa seria, in quanto capace di influenzare pesantemente la vita di milioni di cittadini, ogni giorno e ad ogni ora, senza alcuna possibilità di scampo; il territorio in cui viviamo è il contenitore di tutti: sporcarlo, renderlo caotico e disorganizzato porta a cattive conseguenze per ciascuno di noi.
La macchina politica che si è venuta a creare negli ultimi anni si è resa ormai capace di fagocitare enormi quantità di denari pubblici, pagati in maniera salata dai cittadini, in larga parte dai più onesti.
I metodi li conosciamo: investimenti nella costruzione di opere inutili e dannose e spietato consumo di territorio per far posto al cemento e tutto l'indotto che ci ruota attorno; distruzione sistematica del sistema sanitario regionale, con grandi profitti per pochi privati ed enormi debiti pubblici e con scadente qualità del servizio per la maggior parte degli altri cittadini; folle politica di gestione dei rifiuti che ancora premia i consumi senza controllo e la movimentazione e lavorazione massiccia di materiali destinati ai vari falò (inceneritori) che si disseminano sul territorio, aumentando esponenzialmente, oltre alle spese di gestione, quelle sanitarie.

I media ufficiali fanno in modo di far contendere il governo della regione ai soli due "big" schierati, scelti a loro volta da altri "big", a colpi di notizie sempre più sensazionali, rendendo la competizione elettorale già viziata in partenza. Mai vedrete dare corretta informazione sul merito delle proposte, sui programmi, sui loro autori e sulle loro motivazioni: il messaggio che deve passare è che la proposta POLITICA avanzata da un gruppo di Cittadini non è degna di essere valutata ed approfondita nel merito, non è di questo quello di cui hanno bisogno gli "spettatori" laziali.

L'appello -lanciato a chi non è disposto a seguire per l'ennesima volta questa farsa mediatica, a chi ragiona sui reali problemi del paese e della regione, a chi ha intenzione di costruire un futuro migliore per i propri figli, a chi è fuori dalle logiche clientelari, dai miseri ed effimeri vantaggi personali elargiti dai favoritismi, a chi vorrebbe riflessa la propria "pulizia" intellettuale e dei comportamenti nella cosa pubblica- è quello di rivolgere un pensiero di interessamento, di approfondimento e di collaborazione fattiva al progetto della RETE DEI CITTADINI; premiarlo, dargli le gambe per camminare in questa palude della politica più bassa e gretta a cui assistiamo da molti, troppi anni; riempirlo di idee migliori e diffonderlo con la convinzione di fare qualcosa di giusto, di essere un Cittadino che partecipa ad "un cambiamento degno di essere chiamato tale".
Questo chiediamo con gran forza.


La RETE DEI CITTADINI è su http://retedeicittadini.it

lunedì 18 gennaio 2010

C'è chi...

C'è chi si sta accapigliando da mesi sui nomi (sai che sballo: due liberiste come Bonino e Polverini uscite dalla "tempesta di cervelli"-?-), e chi invece prima ha preparato un programma condiviso e un manifesto etico.

C'è chi non ha paura di fare le Primarie... (svolte ierisera e aperte ancora via email per qualche giorno)
Allego l'ultima news laziale:
http://retedeicittadini.it/?p=344

Dentro c'è chi si oppone al carbone a Tarquinia, chi si oppone all'inutile turbogas di Debenedetti ad Aprilia, all'ennesima truffa cip 6 perpetrata ad Albano, e chi porta una cultura NUOVA come quella della decrescita e della autonomia energetica...Nuovi stili di VITA.

Roberto Pirani
http://www.buonsenso.info